COMUNICATO STAMPA
Tavola Rotonda: "Quale sistema salute a Caserta. Riorganizzazione dei Servizi ospedalieri e territoriali.
Tavola Rotonda: "Quale sistema salute a Caserta. Riorganizzazione dei Servizi ospedalieri e territoriali.
Continua l'operazione avviata dalla Cisl Fp di Caserta, congiuntamente con Cgil e Uil della Funzione Pubblica, contro l'aumento delle patologie oncologiche nella provincia di Caserta e in Campania, avviata lo scorso febbraio con la Fiaccolata del 5 avvenuta proprio per le strade casertane e ripetuta pochi giorni dopo nel capoluogo campano.
Il 14 aprile, avrà luogo infine la prevista Tavola Rotonda tecnica, più volte annunciata in questi mesi. Alle ore 15.30 presso la Camera di Commercio di Caserta, in via Roma, l'incontro dal titolo: "Quale Sistema salute a Caserta. Riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, ANALISI E PROPOSTE SU EMERGENZA PATOLOGIE TUMORALI".
Invitati ad intervenire Joseph Polimeni, Commissario ad Acta per l'attuazione del Piano di Rientro sanitario della Regione Campania, Giuseppe Matarazzo, Commissario Asl Caserta, i Commissari dell'Azienda Ospedaliera Guercio, Ametta e Pace, Alfonso Giordano, Direttore Sanitario dell'Azienda Ospedaliera casertana, Serafino Barbati, Direttore A.R.P.A Caserta.
"La Sanità in Campania purtroppo proprio non riesce a cambiare verso, stiamo con difficoltà cercando di fare la nostra parte - precisa il Segretario Generale Cisl Fp caserta, Nicola Cristiani - e non ci fermeremo, abbiamo continuato a soffiare su quella fiammella che già altri prima di noi avevano accesa e intendiamo mantenerla viva. I sindacati che da sempre operano nel settore sanitario hanno il polso di quanto sta succedendo e non possiamo più consentire che la nostra terra resti la cosiddetta terra dei fuochi, guardando morire i nostri bambini.
Ribadiamo l'importanza di questa tavola rotonda, dalla quale dovrà necessariamente uscire un provvedimento che vada verso una reale azione per fronteggiare questo terribile fenomeno, come per esempio l'istituzione di un polo oncologico d'eccellenza e l'attivazione di una serie di servizi collaterali d'integrazione tra le strutture e l'utenza che semplifichino al massimo tutte le procedure utili a riconoscere, prendere in carico, curare e sostenere gli ammalati di patologie oncologiche".
I CINQUE PUNTI che vanno affrontati:
1 Una rete appropriata dell’Assistenza Domiciliare
2 Una campagna di screening di prevenzione a partire dalle scuole e dai luoghi di lavoro
3 Lo sblocco delle assunzioni e la stabilizzazione del personale precario, con una dotazione organica appropriata per la rete oncologica
4 Il potenziamento delle strutture diagnostiche
5 Un’adeguata rete di posti letto ad alta specializzazione per evitare i continui viaggi della speranza fuori Regione
1 Una rete appropriata dell’Assistenza Domiciliare
2 Una campagna di screening di prevenzione a partire dalle scuole e dai luoghi di lavoro
3 Lo sblocco delle assunzioni e la stabilizzazione del personale precario, con una dotazione organica appropriata per la rete oncologica
4 Il potenziamento delle strutture diagnostiche
5 Un’adeguata rete di posti letto ad alta specializzazione per evitare i continui viaggi della speranza fuori Regione
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