Il nostro Sindacato

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martedì 5 gennaio 2016

La Cisl Fp stende le linee guida del programma 2016

LA CISL FP STENDE LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA DEL 2016: cambia la geografia del fabbisogno, sanità, sicurezza, trasporti e scuola vanno organizzati per aree territoriali.

  Il sindacato sta cambiando velocemente, cambiano le esigenze dei lavoratori ma cambia essenzialmente il mondo del lavoro, fortemente condizionato dalle mutevolezze  economiche del sistema  Paese.  Cambia dunque anche la valutazione del fabbisogno dei territori e nello specifico del territorio di Caserta  L’azione programmatica dunque si dovrà  ormai incentrare per aree geografiche e non più per provincia. L’obiettivo della Cisl Funzione pubblica per questo 2016 dunque è quello di attivare tutte le forze in campo per affrontare  quattro principali temi:  - Sanità - Sicurezza - Trasporti - Scuola  Sono questi  quattro temi centrali a cui sono legate a doppio filo le politiche sociosanitarie e familiari sulle quali questo sindacato vuole incidere.  In tema di sanità l’impegno è assicurare l’assistenza tutto l’anno e certamente non per soli nove mesi. Altro punto, un classico della politica Cisl Fp, il potenziamento dei posti letto e uno sguardo ormai indispensabile sulle dotazioni organiche. L’insanabile carenza di personale costringe il sindacato a impegnarsi per salvaguardare gli operatori della sanità anche per quanto riguarda la direttiva europea che prevede un riposo adeguato dopo un tot ore continuativi di lavoro.  I servizi sanitari territoriali in particolare devono essere programmati per aree. Non è possibile che un  cittadino dell’area matesina per fare una risonanza magnetica o visite specialistiche, deve venire a Caserta, senza un trasporto adeguato.  E a questo inoltre è assolutamente collegato il tema della prevenzione. Ci serve il registro tumori, vista l’alta incidenza di mortalità che si sta avendo su tutto il territorio provinciale.  Insomma è sempre più necessario garantire i livelli essenziali di assistenza omogenei e i servizi minimi indispensabili a tutte le aree territoriali.   “Come anticipato – spiega Nicola Cristiani, Segretario Generale Cisl Fp - Abbiamo realizzato che il territorio non è uguale ovunque, bisogna fare una radiografia territoriale, ente per ente, in proporzione alla popolazione locale e valutare  effettivamente quali siano i percorsi dei cittadini. Per esempio, se parliamo dell’area domitiana, ci dobbiamo chiedere se questa zona possiede di fatto tutto quanto previsto dall’offerta dei quattro temi centrali. Prendiamo in esame una famiglia che vive a Castel Volturno, avrà tutti i servizi che sono a disposizione di una che vive ad Aversa?  Allo stesso modo, parliamo di trasporti collegati all’istruzione, una famiglia di Piedimonte Matese i cui figli devono frequentare l’università a Santa Maria Capua Vetere avranno la possibilità di essere collegati adeguatamente alla cittadina sammaritana? La scuola che oggi già vive enormi difficoltà, la precarietà del corpo docente e di quello amministrativo, gli accorpamenti,  è sempre più soggetta alle difficoltà dei collegamenti pubblici. Non vi sono centri di collegamento utili per il trasporto studentesco, la qual cosa condiziona anche le scelte delle famiglie sull’offerta didattica. Nel 2016 intere aree cittadine non sono connesse tra loro per consentire una facile istruzione scolastica”.  Altro tema da  affrontare con determinazione è quello della sicurezza. Le nostre forze dell’ordine come tutti sanno sono del tutto sottostimate e soffrono di un’annosa carenza di personale, le esigue dotazioni organiche hanno una ricaduta sulla cittadinanza. Come sindacato chiederemo con forza un potenziamento delle risorse economiche affinchè vengano rafforzati  mezzi e strumenti.  In definitiva, questo per rilevare quanto ancora oggi ci siano disparità territoriali dettate dalla disomogeneità delle aree di residenza, differenze enormi a distanza di pochi km, aree del tutto servite mentre altre sono completamente abbandonate a se stesse. Nella programmazione di questo nuovo anno, il sindacato vuole quanto meno assicurare ai lavoratori e non solo, ai cittadini tutti sui quali ricadono le inefficienze della pubblica amministrazione in generale, che siano garantiti i quattro servizi base su elencati che poi, rappresentano effettivamente il  sostegno dei servizi minimi per consentire di avere un’adeguata qualità della vita.

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